La sonda Voyager 1 si sta affacciando allo spazio interstellare e nel 2003 potrebbe incontrare i primi segnali della regione dove finisce l’influenza del sole.
Il primo viaggio interstellare non porta con sé umani: Voyager1 e Voyager 2 sono partite da sole con una enorme bagaglio di telecamere, strumenti scientifici per un viaggio che è iniziato nel 1977 e che sarà presumibilmente di sola andata..
La prima parte del viaggio era destinata all’esplorazione di Giove, Saturno, Urano e Nettuno e adesso alla modesta velocità di 60 mila km/ora sono alla scoperta dello spazio interstellare.
Questa volta non c’è Cristoforo Colombo ma le mete sono molto più ambiziose: la nube di Oort, il deposito degli ultimi resti della nebulosa che ha generato il sistema solare. Se non verranno distrutti prima da collisioni o campi elettrici o quant’altro i Voyager riceveranno dalla loro batterie nucleari energia sufficiente per spedire di tanto in tanto il diario di bordo, sempre che le antenne direzionali riescano a “puntare” quel minuscolo pallino che è il nostro pianeta. Poi: il nulla. Ma il viaggio continuerà e vagheranno sino a distruzione nella via lattea. E’ iniziata una nuova era e una nuova frontiera del viaggio: il viaggio verso le stelle; idealmente torniamo alla magia delle scoperte della terra, ai vari Marco Polo, Cristoforo Comombo, James Cook o più recentemente Thot Heyerdhal. Anche allora sembravano progeti ambiziosi e fine a se stessi.
I Voyager sono i primi esploratori interstellari, peccato che non siano umani!
Le tappe del viaggio raggiunte:
-Giove: il primo traguardo del Voyager 1 e del suo gemello Voyager 2; meta dalla quale ci ha inviato migliaia di cartoline stellari
-Saturno: il pianeta con l’anello è stata la seconda metà del tour stellare e con le loro fotografie di viaggio abbiamo scoperto 3 nuovi satelliti
-Urano e Nettuno sono state le mete del Voyager mentre il Voyager 1si è allontanato verso l’esterno del sistema solare