Esploratore italiano, nato a Bergamo nel 1779, morto a Filottrano (Ancona) il 6 gennaio 1855.
Laureatosi in Legge e ritiratosi a vita privata nel 1814, desiderò viaggiare per conoscere gli ordinamenti legislativi dei vari popoli e , dopo aver visitato l’Italia e parte dell’Europa, andò a Liverpool da dove partì per gli Stati Uniti d’America. Fece parte della Missione militare che, guidata dal generale Clarke, doveva passare in rassegna i forti americani posti lungo le sponde del Mississippi e proseguì fino all’incrocio del Mississippi col Minnesota. Durante un breve soggiorno in questo luogo fece varie incursioni nell’interno studiando gli usi e i costumi degli indiani d’America, finché si unì alla spedizione del maggiore Long che passava sulla stessa via diretta all’esplorazione delle regioni confinanti coi domini inglesi. Beltrami seguì la spedizione fino al Red River e discese fino a Pembina. Qui si staccò dal Long desiderando raggiungere il Red Lake River che, a suo parere, doveva condurlo alla scoperta delle sorgenti del Mississippi. Partì il 9 agosto 1823 con due indiani (che presto lo abbandonarono) e raggiunse da solo la meta il 31 agosto. Nei pressi di un un piccolo lago, da lui chiamato Lago Giulia, riconobbe la sorgente più settentrionale del grande fiume. Ridiscese il fiume sul suo fragile canotto e alla fine di settembre giunse al Forte sant’Antonio da dove era partito. Dopo avere compiuti vari viaggi nel Messico fece ritorno in Italia. Le opere da lui lasciate lo vedono fra i più arditi e valorosi esploratori del XX secolo.