“L’uomo diventa momentaneamente parte della macchina in cui ha preso posto, perché viene scosso esattamente dallo stesso movimento e riceve impressioni sulle innervazioni cutanee e muscolari che non sono reali, perché subite senza rendersene conto”.
Book of Health, 1884
Sembrerà strano oggi, ma nel passato le scosse e le vibrazioni meccaniche, non facevano così bene alla muscolatura. Con l’invenzione del treno a vapore alcuni malesseri e patologie dovuti all’affaticamento psicologico e muscolare, colpirono i primi viaggiatori dell’Ottocento. I paesaggi osservati dal finestrino, scorrevano troppo velocemente per essere messi a fuoco e il movimento traumatizzòi passeggeri non abituati a viaggiare all’interno di un vagone ferroviario.Oltre all’affaticamento inoltre, i primi passeggeri ferroviari dovevano fare i conti con la paura. Infatti sono molte le testimonianze a riguardo:
“Al momento di entrare in galleria la sensazione è di perdersi nel vuoto: sembra quasi una discesa all’inferno”
Giovacchino Losi, 185